Sardegna Ciclabile

Il contesto

Il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica è basato su approfonditi studi del mercato ciclistico e sull’analisi della situazione territoriale, socioeconomica e delle infrastrutture presenti in Sardegna. 

Questi studi sono stati fondamentali per valutare il potenziale ciclabile in Sardegna e studiare un Sistema Ciclabile che valorizzi i punti di forza del territorio.

Mercato di riferimento

L’analisi della domanda di mobilità dolce, festiva e feriale, con le tendenze di viaggio e il profilo dei visitatori consente di studiare un sistema ciclabile a misura di ciclista. 

Mobilità dolce

La bicicletta è un mezzo di trasporto sostenibile ed economico che offre vantaggi significativi per salute, ambiente, economia e turismo. A livello europeo, l’uso della bici genera benefici economici annui stimati in 513 miliardi di euro, di cui 191 miliardi per la salute e 63 miliardi per il turismo.

Il cicloturismo si distingue per il suo approccio lento e sostenibile al viaggio, che consente un’esperienza diretta e profonda del territorio, delle sue culture e tradizioni. Questa forma di turismo privilegia il percorso rispetto alla meta, promuovendo valori di autenticità, rispetto ambientale e benessere personale. Inoltre, integra mobilità ciclistica locale e sviluppo sostenibile, stimolando politiche territoriali attente alla valorizzazione delle risorse ambientali e culturali.

La diffusione della bicicletta, sia per spostamenti urbani che per svago, riflette un cambiamento sociale verso stili di vita più consapevoli ed eco-compatibili. Essa contribuisce alla riqualificazione urbana, al benessere collettivo e allo sviluppo di economie locali, grazie anche alla creazione di reti di itinerari cicloturistici che rendono il viaggiare “slow” una proposta sempre più apprezzata e inclusiva

Ciclista feriale
Il ciclista feriale utilizza la bicicletta per gli spostamenti quotidiani in ambito urbano e periurbano. Le sue esigenze sono principalmente infrastrutturali, come percorsi sicuri (dedicati o con moderazione del traffico) e percorsi veloci per collegare le aree periferiche al centro o alle stazioni ferroviarie. È importante anche avere spazi adeguati per gestire il flusso dei ciclisti, soprattutto nelle ore di punta.
 
L’uso della bicicletta contribuisce a ridurre il traffico, l’inquinamento e i costi legati alle infrastrutture stradali, migliorando la qualità dell’ambiente urbano. Inoltre, offre vantaggi economici e sanitari, promuovendo uno stile di vita più sano. Gli spostamenti in bici sono solitamente brevi e finalizzati a lavoro, studio o svago
Il cicloturismo in Europa

Negli ultimi anni, il turismo è cresciuto rapidamente, anche grazie all’aumento dei voli low cost. Questo ha portato a una crescente domanda di vacanze brevi, esperienziali e sostenibili. I cicloturisti spendono in media tra 60 e 100 euro al giorno, contribuendo al reddito e all’occupazione locali. 

Secondo i dati della ricerca “State of the Cycling Tour Operators Industry 2024” lItalia è tra le mete predilette, insieme a Francia e Germania. A livello globale la clientela di cicloturisti proviene principalmente dagli Stati Uniti (29%), seguiti da Germania (16%) e UK (13%); ma se si analizza solo il dato dei tour operator europei, la clientela più numerosa è quella tedesca (21%) seguita da cittadini USA (20%) e UK (14%).

Lo studio ha indagato anche sulle attività collaterali al tour in bicicletta e sulle esperienze preferite dai cicloturisti, che includono visita a città, siti naturali, attrattive storico/culturale come un musei o chiese . Questo tipo di turismo valorizza beni culturali e ambientali, e promuove esperienze autentiche, sostenibili e in armonia con l’ambiente, rendendolo la bicicletta una scelta ideale per un turismo green e coinvolgente.

Il cicloturismo in Italia

Il cicloturismo in Italia ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni. Le indagini Legambiente sottolineano una presenza di 56,8 milioni di cicloturisti nel 2023, rappresentando il 6,7% del totale delle presenze turistiche nel Paese.

In media, un cicloturista spende 95 euro al giorno per beni e servizi, cifra che sale a 104,5 euro per i visitatori stranieri. Questi dati evidenziano l’importanza crescente del cicloturismo nell’economia turistica italiana.

Le infrastrutture sono fondamentali così come la presenza di servizi lungo i percorsi. Questi ultimi costituiscono un elemento guida per il cicloturista nella scelta dell’itinerario.

La crescente popolarità del cicloturismo riflette una tendenza verso vacanze più sostenibili e attive, con un’attenzione particolare alla scoperta del territorio e al benessere personale.

Il cicloturismo in Sardegna

La Sardegna offre una grande varietà di paesaggi, dai tratti costieri spettacolari alle pianure, colline e montagne dell’entroterra. L’isola è ricca di attrazioni naturali, archeologiche e storico-culturali di grande valore.

Grazie al clima mite tutto l’anno, è una meta perfetta per il cicloturismo. Sebbene non ci sia ancora una rete ciclabile regionale dedicata, il numero di cicloturisti continua a crescere. Molti tour operator propongono pacchetti che sfruttano itinerari su strade esistenti, privilegiando quelle con basso traffico.

L’isola vanta infatti un’ampia rete di strade secondarie poco trafficate, come strade comunali, vie agricole, forestali e tracciati di ferrovie dismesse. Questi percorsi, spesso immersi in paesaggi unici, sono supportati da strutture di accoglienza già presenti sul territorio, rendendo la Sardegna una destinazione sempre più apprezzata dai cicloturisti.

Contesto sardo

L’analisi del contesto considera gli insediamenti storici e urbani, il paesaggio e le caratteristiche uniche dell’Isola. Questa fase fondamentale ha permesso di progettare una rete in armonia con il contesto naturale per promuovere il ricco patrimonio culturale, naturale e architettonico della Sardegna.

Ambiente fisico, geomorfico e paesaggistico

Ambiente fisico e geomorfologia
La Sardegna è caratterizzata da una struttura geologica prevalentemente montuosa e collinare, con una limitata presenza di pianure. Questa conformazione determina una grande varietà di paesaggi, che vanno dalle zone costiere alle aree interne, dalle montagne alle colline, dalle foreste alle zone agricole. La costa è frastagliata e presenta numerose insenature, golfi e spiagge, mentre l’interno è caratterizzato da rilievi montuosi, altipiani e vallate. La geomorfologia dell’isola è stata modellata da processi geologici, come l’erosione, il carsismo e il vulcanismo, che hanno creato una grande varietà di forme del terreno, tra cui grotte, canyon, basalti colonnari e sorgenti termali.

Paesaggio
Il paesaggio sardo è il risultato dell’interazione tra fattori naturali e antropici. La vegetazione è varia e comprende foreste di lecci, sugherete, roverelle e macchia mediterranea. La fauna è ricca e comprende specie endemiche, come il cervo sardo e il muflone. Le attività umane, come l’agricoltura, la pastorizia e il turismo, hanno influenzato il paesaggio, creando un mosaico di aree coltivate, pascoli e insediamenti urbani. Il paesaggio sardo è caratterizzato da una forte identità culturale, che si esprime nelle tradizioni, nell’architettura e nell’artigianato.

Assetto territoriale
La popolazione sarda è distribuita in modo irregolare sul territorio, con una maggiore concentrazione nelle aree costiere, in particolare nelle aree metropolitane di Cagliari e Sassari, e nelle città di Olbia, Nuoro e Oristano. Le aree interne, invece, sono caratterizzate da una bassa densità demografica e da una presenza diffusa di piccoli centri urbani e insediamenti rurali. Questa distribuzione disomogenea ha un impatto significativo sulla mobilità, con una maggiore domanda di trasporto nelle aree urbane e costiere e una minore domanda nelle aree interne.
Accessibilità e contesto trasportistico

La Sardegna, essendo un’isola, è caratterizzata da una discontinuità geografica. I punti di accesso sono quindi esclusivamente porti e aeroporti. Il sistema aeroportuale della Sardegna è costituito dai tre principali poli: quello di Cagliari-Elmas, di Olbia Costa Smeralda e Alghero-Fertilia, da cui si diramano servizi su scala nazionale e internazionale.
Il sistema portuale regionale ha il ruolo di soddisfare le esigenze del trasporto merci (specie su gomma) e passeggeri (specie con auto al seguito) che consentono alla Sardegna di connettersi alle principali reti stradali nazionali ed europee. Il sistema portuale in Sardegna è costituito da 6 sotto-sistemi portuali principali (Cagliari, Nord Sardegna, Sardegna Nord Orientale, Sulcis-Iglesiente, Arbatax-Tortolì, Oristano-Santa Giusta) costituiti da uno o più scali di diversa caratterizzazione, e un certo numero di porti turistici

Sistema stradale
La rete stradale composta da strade statali, provinciali e comunali, che collegano i principali centri urbani e le aree costiere dell’isola. Il traffico veicolare è concentrato principalmente nelle aree urbane e lungo le principali direttrici di collegamento, mentre nelle aree interne è generalmente meno intenso.

Trasporto pubblico
È presente un’integrazione tra i diversi vettori che operano nell’isola e le diverse modalità di trasporto, che includono servizi ferroviari, automobilistici e marittimi. La rete ferroviaria è meno sviluppata rispetto a quella stradale e collega principalmente le principali città dell’isola. Il trasporto pubblico su gomma è più capillare e copre gran parte del territorio regionale, con margini di miglioramento, in termini di frequenza delle corse, nelle aree interne e nei piccoli centri urbani. Il trasporto marittimo collega la Sardegna con le altre regioni italiane e con alcuni paesi europei, attraverso i porti principali dell’isola.

Sistema di mobilità ciclabile in Sardegna

Punti di forza

Una varietà paesaggistica unica, attrattori naturali e culturali di rilievo, clima temperato, ospitalità, eccellenze enogastronomiche e una ricettività diffusa. Con tre aeroporti internazionali e percorsi su ferrovie dismesse, è percepita come un luogo di vacanza ideale.

Opportunità

Interesse crescente per un turismo sostenibile e attivo. Con la domanda in espansione a livello europeo e nazionale, e il supporto di esperienze internazionali, associazioni come EuroVelo e FIAB, e risorse pubbliche, il cicloturismo può diversificare l’offerta turistica, favorire la destagionalizzazione e instaurare un forte legame con il territorio.

Punti di debolezza

Pochi itinerari ciclabili attrezzati esistenti, mancanza di segnaletica e servizi dedicati, trasporti pubblici non adatti alle bici e scarsa intermodalità. Inoltre, manca una pianificazione unitaria e un’integrazione con l’offerta turistica, rendendo difficile l’accessibilità e lo sviluppo del settore.

Minacce

Prevalenza del turismo balneare stagionale, discontinuità delle risorse finanziarie e lunghi tempi di realizzazione delle infrastrutture cicloturistiche. Inoltre, manca un coordinamento delle azioni e un personale qualificato dedicato per la gestione integrata, con il rischio di depauperamento delle prime infrastrutture e necessità di creare consapevolezza sul valore strategico del cicloturismo.

Integrazione con altri sistemi

L’individuazione degli itinerari nel PRMC ha consentito di formulare una proposta di rete di livello europeo (EuroVelo) e due di livello nazionale (Bicitalia e SNCT). Inoltre, è stata analizzata l’integrazione con le reti di livello locale distribuite nei territori attraversati dalla rete, in particolare i parchi ciclistici (a livello extraurbano) e le isole ambientali (a livello urbano).

EuroVelo

Percorsi ciclabili a lunga distanza che attraversano tutta l'Europa, ideata dalla European Cyclists' Federation (ECF)

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Bicitalia

Rete nazionale sviluppata da FIAB e ispirata al modello europeo EuroVelo, con cui Bicitalia è integrata

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Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche

Progetto strategico promosso dal MIMS e dalle regioni per sviluppare una rete di ciclovie turistiche sul territorio nazionale

Altri itinerari tematici in Sardegna

Integrazione con le isole minori e con le principali reti, circuiti, itinerari, cammini presenti in Sardegna

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Parchi ciclistici

Definito come un vasto territorio particolarmente vocato all’uso della bicicletta nel tempo libero per turismo, svago e sport.

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