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Il cicloturismo in Europa

In generale il turismo ha avuto negli ultimi vent’anni un incremento considerevole (+3,6% nel 2015) sia in termini di domanda che di offerta e rappresenta la più grande industria del mondo.
 
La distribuzione dei viaggi in questi anni è stata influenzata principalmente dalla deregolamentazione del trasporto aereo in Europa e dal successo dei voli low cost. Le destinazioni turistiche si sono trovate a far fronte a una nuova domanda di vacanze brevi, esperienziali e green, orientate a criteri e requisiti di sostenibilità.
 
Il cicloturismo, inteso come quell'attività di "vista ed esplorazione dei luoghi a scopo ricreativo, di uno o più giorni, incentrata in modo prevalente e significativo sull'uso della bicicletta per finalità di svago"¹, è una delle espressioni più innovative e interessanti del cambiamento in atto nell’industria del turismo.
 
Il carattere originale del cicloturismo si esprime nel sostituire la tradizionale “meta turistica” con il “percorso” e quindi l’atto stesso dello spostarsi in un territorio, osservandolo e conoscendolo, sostandovi, in maniera più o meno programmata per il ristoro, la visita o il pernottamento, costituisce l’essenza stessa della proposta turistica (ENIT, 2015²).
 
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Si stimano in circa 2,295 milioni, le vacanze condotte ogni anno in bicicletta in Europa, per un impatto economico generato che ammonterebbe a circa 44 miliardi di euro.
 
I benefici economici riguardano in particolare gli effetti dell’attività cicloturistica sul sistema di generazione del reddito e dell’occupazione a livello locale. La spesa turistica è uno degli elementi che consente di percepire la ricaduta economica locale di queste attività, che varia a seconda del Paese di provenienza: il consumo medio di un cicloturista si attesta tra i 60 e i 100 € giornalieri.
 
Il cicloturismo, e in generale l’uso della bicicletta, genera benefici in riferimento alla valorizzazione dei beni culturali e ambientali e in generale alla riqualificazione e integrazione territoriale. Basti pensare alle strade e alle ferrovie dismesse che recuperate alla ciclabilità rientrano a tutti gli effetti nella disponibilità e nella fruizione delle comunità locali.
 
I benefici sociali sono altrettanto importanti perché a differenza di altri tipi di vacanza, il cicloturismo implica la costruzione di un rapporto diretto con il territorio e le popolazioni che vi risiedono.
 
 
 
 

¹ Sustrans (1999) The UK charity promoting sustainable transport
² ENIT (2015) Il mercato del cicloturismo in Europa. Politiche, andamenti e prospettive, A cura della Direzione Centrale Programmazione e Comunicazione [link]