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Gli interventi, le azioni e le misure

Le componenti di un Sistema di Mobilità Ciclistica si articolano secondo due principali tipologie di infrastrutturazione: fisica (hard) e sociale (soft). Queste si riferiscono ad una infrastrutturazione del contesto di riferimento sia fisico che sociale.
 
Le misure hard per la costruzione di un Sistema di Mobilità Ciclistica diffusa sono attuate per rendere l'ambiente di scelta (urbano ed extraurbano) adatto all'uso della bicicletta al più alto numero di potenziali utilizzatori. Si tratta in pratica di attivare interventi che, modificando l’assetto e/o le caratteristiche fisiche del contesto territoriale cercano di renderlo più idoneo e sicuro alla circolazione e all’uso della bicicletta.

Le misure soft comprendono invece azioni indirizzate a coinvolgere, informare, educare, gli individui all’utilizzo della bicicletta in tutte le sue declinazioni motivazionali. In queste misure sono ricomprese anche quelle azioni di comunicazione, sensibilizzazione mirate a rendere più consapevoli tutti gli utenti in merito al ruolo della bicicletta come un modo di trasporto alternativo all’uso dell’auto (uso feriale) e come strumento per realizzare uno stile di vita meno sedentario, più divertente, a contatto con la natura (uso festivo) e più consapevole nei consumi.
 
criteri


Misure HARD

Rientrano in questa tipologia la realizzazione di:

  • piste ciclabili in sede propria, ciclovie e/o percorsi ciclabili (itinerari), in una configurazione a rete (urbana, metropolitana, locale e regionale) gerarchizzata, attrattiva, continua e diretta, riconoscibile, sicura, confortevole;
  • interventi di compatibilità ciclabile sulla viabilità ordinaria e non, per rendere sicura e compatibile la condivisione dello spazio viario tra biciclette e veicoli motorizzati (moderazione delle velocità, attraversamenti, etc.);
  • cicloservizi che ricomprendano aree di sosta sicura e attrezzata (punti di ristoro, soggiorno, assistenza, accompagnamento, informazione), cicloparcheggi liberi e ciclostazioni custodite e coperte, ciclofficine e servizi di assistenza tecnica, servizi di bike-sharing e/o noleggio di biciclette;
  • nodi di integrazione e scambio modale, in cui attraverso la predisposizione di strutture mobili e di infrastrutture dedicate è consentito realizzare sia l’integrazione con livelli di rete (urbana/locale/regionale) e di veicoli differenti, sia l’intermodalità tra biciclette, mezzi di trasporto pubblico e sistemi per la mobilità elettrica;
  • segnaletica specializzata per la ciclabilità (indirizzamento e info) e la mobilità sostenibile;
  • isole ambientali (a livello urbano) e parchi ciclistici (a livello extraurbano). Le prime sono porzioni urbane dove possano convivere in sicurezza pedoni, ciclisti e veicoli; nel secondo caso trattasi di un territorio particolarmente predisposto all’uso della bicicletta nel tempo libero, in tutte le sue diversificate utilizzazioni (sport amatoriale e agonistico, ricreativo naturalistico etc.).

 

Misure SOFT

In questa tipologia rientrano campagne informative e di marketing sociale che si possono attivare con la costruzione di mappe, siti web, centrali della mobilità sostenibile, uffici regionali e locali della bicicletta per la gestione e la manutenzione, seminari di formazione e istruzione, attività culturali e iniziative educative, monitoraggio, etc.